Perché mettere insieme una lista delle domande per il colloquio di lavoro dello sviluppatore backend?
Perché sappiamo quanto può essere complicato sapere da dove iniziare un colloquio di lavoro con uno sviluppatore back-end. E lo sappiamo perché siamo da entrambi i lati della scrivania, grazie alla nostra esperienza in GeekandJob.
Troppo poco tempo e troppi argomenti di cui parlare, tra linguaggi di programmazione, framework, server e API.
Ecco dunque alcuni esempi delle domande che possono essere usate nei colloqui di lavoro per sviluppatori back-end.
Sono domande indipendenti dal linguaggio di programmazione. La programmazione back-end infatti è un argomento estremamente ampio, e l’elenco delle domande specifiche potrebbe essere infinito. Ecco perché è importante avere alcuni punti fermi da cui poter iniziare in un nuovo round di interviste di lavoro.
Iniziamo subito!
Qual è il tuo linguaggio di programmazione preferito – e perché?
Questa è una domanda discorsiva, ottima per iniziare una conversazione con sviluppatori backend di qualsiasi livello, anche con i più esperti. Infatti permette ai programmatori back-end di parlare liberamente della propria esperienza lavorativa e delle proprie preferenze.
Dal punto di vista di un recruiter inoltre questa domanda consente di valutare l’entusiasmo e la sincera passione del programmatore per il lavoro che fa. Molto spesso infatti i migliori backend developer (ma non solo!) sono i più appassionati.
Insomma, quelli che potrebbero andare avanti ore a parlare del perché un determinato framework è meglio di un altro in una specifica situazione.
Come descriveresti il ciclo di vita del software nel tuo ultimo lavoro? Cosa ti è piaciuto di più e cosa avresti voluto cambiare?
Se si guarda alle dichiarazioni aziendali pare non esista realtà che non utilizzi una metodologia Agile. Ovviamente implementata perfettamente, che consente di mandare in produzione ogni settimana nuove feature perfettamente funzionanti.
Bellissimo, davvero.
Se solo fosse la realtà.
La realtà dei fatti invece è molto diversa, e sono i programmatori stessi ad esserne più consapevoli.
Ecco perché questa domanda è utile nel colloquio di lavoro di un programmatore back end. Infatti in questo modo gli sviluppatori possono raccontare la propria esperienza lavorativa più recente, e al tempo stesso mettere in luce le proprie attitudini.
Allo stesso tempo il selezionatore può verificare se il professionista abbia non sono le capacità tecniche fondamentali per svolgere le proprie mansioni, ma sia anche un profilo adatto alla cultura aziendale del gruppo.
Qual è la più grande applicazione su cui hai lavorato – e che ruolo hai ricoperto nella sua codifica?
Ecco una domanda fondamentale per avere una visione approfondita del lavoro compiuto dallo sviluppatore. Infatti in molti CV di programmatori e ingegneri informatici si fa riferimento a progetti complessi, senza che sia chiaro il ruolo specifico che il candidato ha rivestito la suo interno.
Attenzione però:
Non si deve considerare questa domanda come una sorta di test per verificare l’esattezza delle informazioni contenute all’interno del curriculum.
Si tratta invece di comprendere come il programmatore back-end abbia interagito all’interno di un gruppo di lavoro particolarmente grande e complesso. E cercare di capire come si comporterà nel nuovo gruppo di lavoro.
➤ Scopri come rispondere alle 10 domande più frequenti nel colloquio di lavoro per figure informatiche!
Quali sono i maggiori problemi che hai riscontrato nella tua esperienza con [inserire un paradigma di programmazione]?
Usi paradigmi di programmazione imperativi come la programmazione orientata agli oggetti (OOP) o la programmazione procedurale, oppure usi paradigmi dichiarativi?
Qualunque sia la risposta, un programmatore back-end deve avere una buona conoscenza del paradigma di programmazione che usa – spesso sono le stesse offerte per backend a richiederlo.
E un buon modo per valutarne la competenza è chiedergli quali limiti abbia riscontrato nel suo utilizzo.
Questa è una domanda importante in sede di colloquio perché incoraggia lo sviluppatore ad esprimersi liberamente sugli strumenti e sui processi con cui è abituato a lavorare. Si tratta di un punto rilevante perché consente di valutare la capacità critica del programmatore, e la sua propensione a valutare le alternative. Infatti, quando è consapevole di un limite, una mentalità aperta e curiosa sicuramente si è anche interrogata sulle possibili alternative.
Ti stai chiedendo perché dovrebbe interessare questo elemento?
Pensa al panorama informatico che conosci: le innovazioni, i cambiamenti e le trasformazioni sono all’ordine del giorno, e non sappiamo quale sarà la ‘next big thing’ che rivoluzionerà il mondo ICT.
Per un’organizzazione è quindi fondamentale poter contare su professionisti che sappiano valutare in maniera critica gli strumenti che usano, per poter essere in grado di evolversi nel caso una nuova tecnologia risponda meglio alle esigenze.
Ecco dunque alcune domande perfette per un colloquio di lavoro per backend.
Non è certo la “lista completa di tutte le domande che potrebbero farti ad un colloquio di lavoro per la posizione backend”. Ma è stata una scelta consapevole – altrimenti sarebbe stato un articolo infinito impossibile da leggere 😀
Adesso non resta che usarle:
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