Gli hackathon sono un ottimo modo per imparare nuove competenze, conoscere nuove persone e divertirsi. Sono anche un ottimo modo per dare vita alle proprie idee.
Ma cosa sono esattamente gli hackathon? Scopriamolo insieme.
Cos’è un hackathon?
Un hackathon è un evento in cui persone diverse si riuniscono per risolvere problemi: è una maratona creativa. Possono essere chiamati anche hackfest. Gli hackathon sono competizioni, ma non nel senso tradizionale del termine: si pongono degli obiettivi verso cui i partecipanti devono lavorare, ma sono eventi progettati per essere inclusivi e accoglienti, che permettono di lavorare a fianco di vari professionisti con competenze nuove o diverse dalle tue. È proprio questa la caratteristica che rende un hackathon un evento così interessante: puoi imparare cose nuove, conoscere persone nuove, e divertirti mentre lo fai.
Definizione di hackathon
Si tratta di un nome relativamente recente, se si pensa che il primo evento con questo nome è stato l’OpenBSD Hackathon a Calgary, in Canada, il 4 giugno 1999. II termine “hackathon” viene dalla fusione delle parole hack, intesa come programmazione sperimentale e destrutturata, e “marathon”, maratona. L’origine del nome spiega le due principali caratteristiche di questo evento: l’ambito informatico in cui nasce, e la resistenza, intesa come dedizione al raggiungimento dell’obiettivo.
Un hackathon è dunque un evento in cui i partecipanti, di solito programmatori, ingegneri o altri professionisti di ambito informatico e digitale, si riuniscono per risolvere un problema in un breve lasso di tempo. Infatti un hackathon dura dalle 24 alle 48 ore: posso durare anche di più, ma la norma è che rimangano limitati alla durata di un weekend. I partecipanti vengono divisi in team e messi di fronte ad una sfida. Hanno infatti un obiettivo comune: creare qualcosa che risolva un problema specifico, entro il tempo stabilito. Ciascun partecipante mette in gioco le proprie conoscenze ed abilità, a prescindere dal ruolo che occupa nella vita professionale al di fuori.
Qual è lo scopo di un hackathon
Lo scopo di un hackathon è creare opportunità usando strade non convenzionali. In alcuni casi può incoraggiare l’innovazione in uno specifico settore tecnologico – o addirittura in un specifico servizio. Sempre più spesso infatti aziende tecnologiche organizzano questi eventi per riuscire ad arrivare a soluzioni che non riuscirebbero a trovare diversamente.
Altri tipi di opportunità si creano offrendo un ambiente in cui persone con competenze diverse collaborano faccia a faccia su un progetto specifico che interessa tutti allo stesso modo, favorendo relazioni tra i partecipanti che altrimenti non si sarebbero potute creare. Questo è il panorama di hackathon che affrontano temi di utilità pubblica, come l’educazione, l’ambiente, la cittadinanza attiva, l’inclusione, la sanità.
Ancora, lo scopo potrebbe essere quello di sviluppare nuove idee commerciali: infatti possono nascere idee, collaborazioni e team che sono il primo nucleo di una futura start-up!
Cosa succede in un hackathon?
Ecco come si svolge un hackathon.
Prima dell’inizio ufficiale, dovresti avere tempo per arrivare e iniziare a fare quattro chiacchiere con chi è già lì – si chiama “fare networking”.
In altre parole, prima ancora dell’inizio ufficiale dei lavori potresti già aver avuto occasione di conoscere alcuni dei tuoi futuri compagni di avventura.
Poi squillo di trombe, e si parte con la presentazione di organizzatori e regole, problema da risolvere e risultato sperato. Ti parleranno anche dell’eventuale classifica finale, i premi a disposizione, la giuria – è probabile ci possa essere anche uno stacchetto pubblicitario di uno sponsor, che so, magari di un servizio VPN o cose così o.O
Finita la fase introduttiva, è tempo di costruire i team, e iniziare i lavori: mentre analizzi il problema e inizi a tirare fuori idee per risolverlo, avrai modo di approfondire la conoscenza con gli altri partecipanti. Poi altre idee, altre soluzioni, progetti, prototipi e presentazioni fino a quando il tempo sta finendo.
Allora i vari team presentano le proprie soluzioni, votazioni – classifiche – premiazioni – saluti e l’hackathon è finito.
In mezzo ci può essere stato di tutto: presentazioni e speech di personalità rilevanti, pasti e caffè in condivisione, formazione strutturata e scoperte improvvise, ma soprattutto avrai avuto modo di avvicinare e conoscere persone che diversamente sarebbero rimaste estranee.
Questa struttura vale per gli hackathon in presenza, ma con poche differenze tende ad essere rispettato anche negli hackathon online, perché anche da remoto si cerca di coinvolgere i partecipanti per mantenere la sensazione di essere parte di un evento comune, piuttosto che essere isolati.
Come trovare un hackathon
Che tu stia cercando hackathon con partecipazione in presenza oppure online, Internet è al tuo fianco. Da una parte ci sono i siti dedicati:
- Hackathon.com ha un elenco dei prossimi hackathon in tutto il mondo
- Eventbrite.com ha una buona selezione dei prossimi hackathon gratuiti in Italia
Ma come spesso accade per siti di questo tipo, è possibile che alcuni eventi non ci siano, o arrivino come notizie “di seconda mano”. Tieni quindi d’occhio i maggiori diffusori di notizie dell’ambito che ti interessa – siti specialistici, professionisti di spicco, canali social: è probabile che eventuali hackathon di nicchia vengano pubblicizzati o sponsorizzati all’interno di questi canali specialistici.
➤ Sei interessato al mondo della programmazione ma senti di non avere le competenze giuste? Scopri i coding bootcamp!
Come partecipare ad un hackathon
La prima e più immediata forma di partecipazione ad un hackathon è competere. Cerchi l’evento giusto per te, ti iscrivi, eventualmente paghi la quota partecipativa, ti presenti alla partenza e via! Volendo, puoi anche decidere di partecipare insieme a tuoi amici o colleghi, per trasformare questo evento in occasione di crescita professionale condivisa.
Ma non pensare che sia l’unico.
Infatti, se hai una certa esperienza nell’ambito, puoi partecipare anche presentando una tua idea, un tuo spunto su cui si può lavorare durante la sfida. Oppure ancora, dando una mano nell’organizzare un hackathon: dagli aspetti logistici a quelli di community management, cose da fare ce ne sono in abbondanza. Per non parlare poi delle figure di mentor, che dovrebbero accompagnare i gruppi di lavoro durante la loro esperienza, per assicurarsi che tutto proceda senza intoppi.
Un hackathon fa per me?
Questa è la domanda che più spesso blocca chi vuole partecipare – in particolare poi chi è alle prime esperienze si chiede se va bene fare un hackathon per principianti.
Sono un modo divertente per imparare nuove competenze, fare rete con persone di ogni estrazione sociale e costruire il proprio portfolio. Sono anche un ottimo mezzo per far conoscere il proprio nome se sei in cerca di lavoro o se vuoi avviare un’attività in proprio e stai cercando partner.
Per tutti questi motivi vale la pena partecipare.
Quindi, se stai pensando di partecipare a un hackathon: non esitare più: fallo!
Related posts
Scopri GeekandJob
Lavoro, formazione e informazione: tre elementi combinati per dare il massimo valore a talenti e aziende del settore tecnologico.