Lo sviluppo di applicazioni web consente ai progetti basati sul web di funzionare e agire in modo simile ad un’applicazione mobile. Le web app coinvolgono gli utenti, dando priorità alle interazioni reattive, ma vengono comunque distribuite tramite la rete internet, e visualizzate su browser.
Ma allora una web app e un sito web sono la stessa cosa?
No. Si assomigliano per alcuni aspetti, ma conoscere la differenza ti aiuterà a capire cos’è il web app development e se è una buona idea per il tuo progetto.
Per saperne di più sulle applicazioni web, dai loro vantaggi e svantaggi alle tecnologie per realizzarle, continua a leggere!
Che cos’è un’applicazione web?
Un’applicazione web è un’applicazione interattiva realizzata con tecnologie di sviluppo web a cui gli utenti possono accedere dal proprio browser.
Le applicazioni web presentano le tipiche tecnologie di sviluppo web front-end e back-end. In teoria, le applicazioni web sono strettamente correlate ai siti web, quindi lo sviluppo di applicazioni web e lo sviluppo web sono simili sotto molti aspetti.
Lato front-end, infatti, gli sviluppatori di web app fanno uso dei linguaggi tipici del web – ovvero HTML, CSS e JavaScript.
Anche lato back-end, le applicazioni web hanno gli stessi linguaggi usati dagli sviluppatori per fare siti web, come PHP, Java o Python.
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Tuttavia, le applicazioni web funzionano su qualsiasi dispositivo in una modalità nettamente diversa da quella di un sito web tradizionale.
Vediamo allora nei dettagli le differenze tra web app e sito web.
Qual è la differenza tra una web app e un sito web?
L’elemento principale che differenzia app web e siti web è lo scopo per cui sono fatte.
Le applicazioni web sono progettate per l’interazione, mentre lo scopo principale di un sito web è quello di presentare informazioni. Un sito web infatti è un gruppo di pagine web interconnesse, che offre informazioni all’utente. Un’applicazione web invece è un software o un programma accessibile tramite qualsiasi browser web, che offre funzionalità all’utente.
In altre parole, se hai bisogno di mostrare i tuoi prodotti, crei un sito web. Se vuoi uno strumento online che ti aiuti ad automatizzare processi e interazioni con i visitatori, come nel caso dell’e-commerce, un’applicazione web è la soluzione che fa per te.
Per capire ancora meglio le caratteristiche delle web app, dobbiamo sconfinare per un po’ nel campo del mobile. In particolare, nella differenza tra applicazioni native e ibride.
Qual è la differenza tra web app, app nativa e app ibrida?
Le app native sono applicazioni mobili costruite specificamente per dispositivi e sistemi operativi mobile, ovvero per le piattaforme su cui vengono eseguite. E per questo vengono usate tecnologie native per utilizzarle, come Swift per iOS o Java e Kotlin per Android.
Questo presenta però un problema ai programmatori e alle aziende – serve sviluppare app diverse per piattaforme diverse, in quanto ogni app richiede una base di codice diversa, codificata nel proprio linguaggio nativo.
Per ovviare a questo problema, ecco le app ibride. Le app ibride infatti sono costruite con un mix di tecnologie native e tecnologie web per offrire una compatibilità multipiattaforma.
Le web app in quale categoria ricadono, app native o app ibride?
Beh, in realtà a nessuna delle due.
Infatti gli sviluppatori di applicazioni web utilizzano esclusivamente le tecnologie web. Tuttavia, le usano con l’approccio all’esperienza utente (UX) tipica delle app mobile.
E le applicazioni web progressive? Vediamo come si inseriscono in questo affresco 😉
Cosa sono le Applicazioni Web Progressive (PWA)?
Le applicazioni web progressive (PWA) sono un tipo particolare di web app. Relativamente nuove, le PWA combinano le migliori caratteristiche di applicazioni native e web.
Innanzitutto, le PWA sono accessibili tramite un browser web – come ogni applicazione web.
Tuttavia, una PWA richiede il classico processo di download e installazione che ti aspetteresti da una app mobile.
Installate e sempre disponibili sul dispositivo dell’utente, le applicazioni web progressive si avviano senza browser, possono inviare notifiche push e possono funzionare anche offline.
Le PWA possono quindi essere definite come siti web tradizionali in confezione per app mobili.
Ma a parte la confezione, il vero punto di forza delle PWA sono le loro prestazioni.
Infatti la maggior parte degli addetti ai lavori ritiene che le web app e le app ibride abbiano prestazioni inferiori a quelle delle app native – per questo le app native sono preferibili pur non avendo potenzialità multipiattaforma.
Le applicazioni web progressive invece riescono ad offrire prestazioni a livello delle app native.
Cosa sono le Single Page Applications (SPA)?
Le applicazioni a singola pagina (SPA) sono applicazioni composte da una pagina singola.
Incredibile, chi l’avrebbe mai detto?!
Battute a parte, le SPA sono web app di una sola pagina, che in genere utilizzano un meccanismo di scorrimento infinito (infinite scroll) per visualizzare tutti i contenuti.
Grazie a framework JavaScript come React, Vue.js e Angular, le SPA utilizzano il routing dinamico per recuperare solo i dati necessari in un determinato momento. Inoltre non serve ricaricare l’intera pagina per eseguire un’azione o recuperare nuovi dati.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle applicazioni web?
Abbiamo detto che le applicazioni consentono alle aziende di offrire ai propri utenti un’esperienza altamente interattiva senza programmare un’applicazione mobile.
Ma le web app presentano anche svantaggi. E conoscere i pro e i contro delle web app aiuta a capire se possono essere una scelta giusta o meno per le tue necessità.
Pro delle webapp
Partiamo dai vantaggi delle applicazioni web.
Innanzitutto la portabilità. Avere una web app infatti permette agli utenti di accedere da qualsiasi dispositivo – desktop, tablet o mobile sono tutti supportati. In sostanza, le web app sono completamente multipiattaforma, indipendente anche dal sistema operativo, purché connesso a Internet.
Il tutto con un unico team che sviluppa un’unica base di codice. Il che è un notevole risparmio di risorse, rispetto ad una trilogia composta da sito web + app nativa iOS + app nativa Android.
Infine, le app web non devono essere scaricate e installate, quindi non occupano spazio sul dispositivo. Questo libera gli utenti anche dall’obbligo di aggiornamenti costanti.
Contro delle webapp
Arriviamo alle note dolenti – ci sono anche loro, altrimenti nessuno si chiederebbe mai se sviluppare una web app conviene o no.
Partiamo dalle prestazioni e dalla velocità. Una web app non riesce a raggiungere le prestazioni di una app nativa. Le PWA ci si avvicinano, ancora non le eguagliano del tutto.
La connessione a internet è un altro punto da tenere in considerazione. In genere, le applicazioni web hanno bisogno di un accesso a Internet per funzionare bene o, nella maggior parte dei casi, per funzionare del tutto.
Ma il principale contro delle web app sono le funzionalità. Poiché le web app non sono native, non possono collaborare con l’hardware e il sistema operativo del dispositivo specifico allo stesso modo di un’app nativa.
Linguaggi, framework e tecnologie per applicazioni web
Guardiamo adesso quali sono le tecnologie che stanno dietro alle web app.
Iniziamo dalle tecnologie frontend!
Le tecnologie front end per programmare web app
Per quanto riguarda il frontend, gli strumenti da utilizzare per lo sviluppo di applicazioni web sono gli stessi che si usano per lo sviluppo web.
Poche sorprese ma tanta familiarità e affidabilità, non c’è che dire 😉
Ovviamente alla base c’è l’HTML. L’HyperText Markup Language (HTML) è responsabile della strutturazione del contenuto di una pagina web.
Poi c’è lo stile, a cui pensa il CSS. Il CSS (Cascading Style Scripts) è il linguaggio della presentazione di una pagina web – colori, layout e font in primis.
E per finire, JavaScript, per la parte dinamica. JavaScript è il principale linguaggio di programmazione lato client per qualsiasi tipo di sviluppo web. Questo perché JavaScript – con i framework derivati, soprattutto Angular, React e Vue – consente agli sviluppatori di gestire funzionalità dinamiche.
Le tecnologie back end per programmare web app
Per quanto riguarda lo sviluppo backend, ci sono settori da tenere in considerazione: linguaggi di programmazione server side, database, server web e API. Anche in questo caso, non ci sono tecnologie differenti rispetto alla programmazione web tradizionale.
I linguaggi di programmazione back end devono gestire le funzionalità di un’applicazione web che si svolgono lato server.
Java, Python, Ruby e PHP sono alcuni dei linguaggi back-end più diffusi. Bisogna poi prendere in considerazione i millemila (termine tecnico, sapevatelo!) framework web back end che semplificano lo sviluppo del software – ad esempio Django, Laravel, Spring, Ruby on Rails.
Servono poi i database per conservare e recuperare i dati. Structured Query Language (SQL) è il linguaggio di query più diffuso e utilizzato dagli sviluppatori web. MySQL, PostgreSQL e Oracle sono tra i DBMS più diffusi in ambito database relazionali, ma stanno sempre più prendendo piede i database noSQL come mongoDB o Cassandra.
Per quanto riguarda i server web in sé, alcuni dei più diffusi sono Apache, Nginx e Internet Information Services (IIS).
Le API infine sono un mondo a sé stante. Se lo scopo è lo stesso per tutte quante – facilitare le connessioni tra diversi sistemi software, non esiste un linguaggio unico, né una strutturazione unica. Ciascuna è fatta a modo suo, con tecnologie e secondo logiche proprie.
Web app – conclusione
Dunque, eccoci arrivati alla fine.
Abbiamo visto cosa sono le web app, cosa le differenzia dai siti web, le diverse tipologie specifiche tra PWA e SPA, e quali sono le tecnologie che ci stanno dietro.
Cosa manca?
Andare a controllare quali offerte di lavoro su GeekandJob prevedono di programmare web app 😀
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